Federico Valignani veröffentlichte 1741 nebenstehende Gegenschrift zu den Lettre juives des Marquis d'Argens. Eine 1748 geplante Neuauflage kam anscheinend nicht zustande. Das Werk wurde im Journal de Trévoux (Mai 1742, S. 908-912) rezensiert.
Das Werk besteht aus 25 Briefen. Es handelt sich um eine christlich motivierte Kritik an den Lettres juives , die in Briefform an deren Protagonisten (Sig. Giacob Britto Ebreo, Sig. Isac Onis u. Sig. Aaron Monceca) gerichtet sind. Valignani bezieht auf diese Art und Weise Stellung zu den in dem Originalbriefwechsel aufgeworfenen Fragen und trägt seine Gegenargumente vor. Sein Hauptanliegen ist die Widerlegung der in den Lettres juives geäußerten Religionskritik und der Angriffe auf die katholische Religion. "Essendo poi stato spinto il mio Cristiano Zelo a scrivere contro le lettere Giudaiche, che nel Mondo Letterario tanto si son fatto conoscere; mi è parso propriissimo umiliare tali sentimenti a V. M. con dedicarle questa operetta" (Widmunsgschreiben).
Im Vorwort äußert sich der Verf. zu sittenlosen Werken wie dem Espion turc , den Lettres persanes und den Lettres juives. " E siccome queste ultime sono di une satira disprezzante della Cattolica Religione, ed irritante contro li letterati massime Italiani, mi e parso dovere di buon Cattolico, e nazionale, farci qualche osservazione, acciò si veda che non erubesco Evangelium , e che non si è di umore a ricevere per nuovi oracoli di sapienza, tutte l'espressioni di quella, quanto spiritosa, tanto miscredente opera. Ella è stata ricevuta con applauso da' Signori Protestanti: ha fatto strepito in Francia, in Inghilterra, in Olanda, e nelle principali Città d'Italia per la vaghezza dello stile di sopra mentovato: nel tempo stesso è stata in più luoghi con saggio avviso solennemente proibita." (S. 7) Es folgt eine kurze Inhaltsbeschreibung für diejenigen, die das Werk (aus Verbotsgründen) nicht kennen. Der Autor ist (in dem "Valignano 15. Giugno. 1739" [S. 279] gezeichneten Werk) noch nicht namentlich bekannt ("l'Autore ... si crede un Francese rifugiato in Olanda", S. 8). Gelehrtheit und stilistische Sicherheit wird dem Autor keineswegs abgesprochen, das mache sein Werk aber umso gefährlicher. Valignani geht ernsthaft argumentierend und oft ohne Polemik mit der von ihm ins Visier genommenen Vorlage um. Am Ende der Vorbemerkung geht er kurz auf die Drucklegung ein: "Non mi son procurato l'onore dell' Impresa Arcadia, che hanno goduto altri miei libretti, sotto il nome di Nivalgo Aliarteo, perché non ho voluto mischiare in codeste materie apologetiche quella celebre Accademia, quale in grembo alla Romana gravità fiorisce. Bensi i motivi, di sopra addotti, mi hanno alla fine distolto di fare un edizione anonima, poiché opererei appunto in contrario di quella evangelica prontezza, cui professare altamente mi glorio." (S. 10).
Die Riflessioni disappassionate beinhalten folgende Briefe:
INDICE DELLE LETTERE:
Prefazione.
LETTERA PRIMA PROEMIALE.
Al Sig. Giacob Brito Ebreo.
LETTERA SECONDA.
Dubbio di Ateismo nelle lettere Giudaiche, necessità di una legge divina.
LETTERA TERZA.
Malizia sciocca del Deismo, debolezza degli spiriti forti.
LETTERA QUARTA.
Stravaganza del Deismo, pericolo de' Giovani in udire le massime.
LETTERA QUINTA.
Il Culto alla Divinità non si può rendere senza determinate cerimonie.
LETTERA SESTA.
Miracoli niente meno veri, perchè se ne spacciano de' falsi.
LETTERA SETTIMA.
Ingiusti rimproveri di superstizione a' Cattolici. Prudenza della Chiesa.
LETTERA OTTAVA.
Necessità di un esteriore magnifico per guidare il volgo.
LETTERA NONA.
Immagini, decentissimi impulsi al divino culto.
LETTERA DECIMA.
Reliquie, e Legno della Santissima Croce.
LETTERA DECIMAPRIMA.
Costumi delle Nazioni si debbono esaminare per tutti i rapporti, che hanno.
LETTERA DECIMASECONDA.
Tolleranza d'alcuni abusi necessaria.
LETTERA DECIMATERZA.
Napoletani di natura docile, ed amica della quiete.
LETTERA DECIMAQUARTA.
Solidità del cuore de' Spagnuoli pregevole, loro Letterati.
LETTERA DECIMAQUINTA.
Costume de' Porthugesi, caricati a torto.
LETTERA DECIMASESTA.
Francesi troppo criticati, Inglesi troppo lodati.
LETTERA DECIMASETTIMA.
Italiani conservano ancora in questo secolo la gloria delle Armi, e delle Lettere.
LETTERE DECIMAOTTAVA.
Della scelta della Filosofia.
LETTERA DECIMANONA.
Monachismo, Stato di maggior perfezione: danni ed utili, che ha arrecato.
LETTERA VIGESIMA.
Vita di S. Ignazio Iojola nel secolo onorata, nel Sacerdozio sincera, e santa.
LETTERA IGESIMAPRIMA.
Gesuiti menano vita metodica, ed esemplare.
LETTERA VIGESIMASECONDA.
Gesuiti utili a' Principi, ed a' Popoli.
LETTERA VIGESIMATERZA.
Dottrina de' Gesuiti sana.
LETTERA VIGESIMAQUARTA.
Donde si debba far giudizio della letteratura de' Gesuiti. Eccellenza de' loro Autori.
LETTERA VIGESIMAQUINTA.
Leggerezza delle induzioni, che dalle bagattelle apposte a' Gesuiti si ricavano.
Lettera Apologetica. |